James Prescott Joule   

James Joule nacque nel 1818 a Salford, cittadina vicino Manchester e morì nel 1889 a Sale. Di ottime condizioni economiche ( infatti il padre possedeva una fabbrica di birra) ricevette un’eccellente educazione da alcuni tutori privati sino all’età di 16 anni, quando venne mandato dal padre a studiare presso il noto chimico Jonh Dalton. Purtroppo a causa della malattia di quest’ultimo l’apprendistato di Joule durò molto poco (solo alcuni mesi) ma probabilmente è il breve soggiorno presso l’illustre chimico che accese in Joule l’interesse per le scienze. Come detto prima il padre possedeva una fabbrica di birra, e fu proprio in quel luogo che joule iniziò i suoi esperimenti, tesi al miglioramento della produzione. In seguito trasformò una stanza nella villa del padre in laboratorio ed è qui che iniziò le sue ricerche.

La vita di Joule fu una vita spesa in intense ricerche il cui rigore era rinomato. Infatti, sin dall’inizio della sua carriera, Joule aveva capito che le cose più importanti per la riuscita dell’esperimento erano l’accuratezza di esecuzione e misurazioni il più  attente possibili. Per questo motivo si faceva costruire per i suoi esperimenti gli strumenti di misurazione più precisi possibili e, a volte, ne usava più d’uno nella stessa esperienza per essere sicuro che non ci fosse alcuna imprecisione.

I suoi primi studi riguardarono la corrente elettrica. Infatti Joule dedicò le sue prime ricerche alla creazione di un  motore elettrico che potesse competere con la macchina a vapore. Durante queste ricerche Joule si accorse che una parte dell’energia elettrica del motore veniva convertita in calore. Interessatosi a questo problema nel 1840 scoprì  ciò che, in suo onore, è oggi noto come “l’effetto Joule” cioè che:

Il calore generato in un circuito elettrico dipende dalla resistenza totale  moltiplicata per il quadrato dell’ intensità di  corrente e per il tempo.   Q = I2Rt”.

È da questo momento in poi che si interesserà al calore e alla sua conversione.

Per meglio comprendere lo studio fatto da Joule è opportuno presentare una breve “storia del calore”.