Geologia e Tettonica del Portogallo
La posizione attuale del Portogallo è il risultato di un processo durato milioni di anni e in continuo sviluppo. Duecento milioni di anni fa tutte le terre erano unite in un unico ammasso chiamato "Pangea" che raccoglieva tutti gli attuali continenti. Circa 135 milioni di anni fa ci fu una prima divisione in due ammassi: la "Laurasia" a nord dell'equatore e la "Gondwana" a sud. Oggi le terre emerse sono divise dai mari come noi le vediamo e costituiscono i cinque continenti, ma dall'andamento dei confini di America, Europa e Asia possiamo intuire che un tempo queste terre fossero unite insieme. Il processo di divisione non è terminato e probabilmente tra 50 milioni di anni le terre saranno ulteriormente divise. Questo processo è stato studiato tramite le rocce.
Una caratteristica essenziale sulla Terra è il fatto che il modo in cui i continenti sono raggruppati permette contemporaneamente la presenza del ghiaccio al polo nord ed al polo sud; questa particolarità rende le Terra soggetta a possibili era glaciali, come ci sono state in passato e potrebbero in futuro ripresentarsi.
Una prova del fatto che un tempo i continenti fossero uniti nella Pangea è ricavabile dai fossili: infatti in America del sud, India, Australia e Africa sono stati trovati fossili delle stesse piante e degli stessi animali.
Un esempio del movimento delle terre emerse è l'apertura del golfo di Biscaglia, provocata dalla rotazione verso est della penisola Iberica.
Durante il Giurassico inferiore e medio posiamo osservare che ci fu una prima rotazione che portò all'apertura di questo golfo, che continuò nel Cretaceo inferiore. Alla fine del Cretaceo superiore si completò l'apertura del golfo, la penisola assunse la posizione attuale, i confini della placca iberica erano ormai passivi e iniziò l'orogenia alpina.
Possiamo vedere il progressivo allontanarsi della placca iberica da quella americana e la conseguente spaccatura della crosta a formare la dorsale oceanica nelle varie età geologiche dal Giurassico inferiore al Terziario superiore e alla configurazione attuale.
Il Portogallo si trova con la Spagna in una microplacca e, osservando il fondo oceanico dell'atlantico si può notare che il confine di questa placca si trova abbastanza vicino al Portogallo. La spaccatura tra le due placche passa vicino alle Azzorre e continua tuttora ad allargarsi, mentre le due placche europea africana, che passano vicino all'arcipelago di Madeira, continuando a collidere. Il procedimento iniziato nel Cretaceo ha portato la penisola Iberica ad allontanarsi sempre più dal continente americano per saldarsi invece con quello Europeo all'inizio della fase dell'orogenia ercinica.
L'attività sismica è strettamente collegata con la configurazione della crosta terrestre e i movimenti delle placche. La distribuzione dei vulcani in generale coincide con le regioni sismiche, che sono divisibili in tre gruppi: le zone delle dorsali oceaniche, dove le placche si allontanano e quindi si forma nuova crosta terrestre; le zone di collisione tra placche dove invece si distrugge; infine le zone di vulcanesimo all'interno delle placche chiamate "hot spots".
In Portogallo non si rileva una forte attività sismica; la zona di più intensa attività è quella dell'arcipelago delle Azzorre, che si trova in una zona delle principali zone sismiche del Globo. Questo arcipelago si trova in una zona dove si uniscono la zona sismica atlantica ed il prolungamento di quella mediterranea; infatti in questa zona si incontrano tre placche tettoniche: la eurasiatica, l'africana e l'americana, in un punto d'incontro definito "punto triplo" dove si generano grandi forze che portano ad instabilità. Questa è anche una regione di topografia molto accidentata.
Al contrario di questa l'arcipelago di Madeira presenta una bassissima sismicità.