Gattaca – La porta dell’universo

Titolo Originale: Gattaca

Nazione: USA

Anno: 1997

Durata: 96 min.

Genere: Fantascienza

Regia: Andrew Niccol

Sceneggiatura: Andrew Niccol

Scenografia: Slawomir Idziak

Musiche: Michael Nyman

Interpreti: Ethan Hawke, Jude Law, Uma Thurman, Gore Vidal, Alan Arkin, Ernest Borgnine, Xander Berkeley, Jayne Brook, Elias Koteas, Maya Rudolph

 

 "In un futuro non troppo lontano", Jerome (Ethan Hawke) è un aspirante astronauta del centro spaziale Gattaca: uno dei migliori allievi, forse il più bravo di tutti. Solo una cerchia ristretta di persone può accedere a Gattaca: chi ha le capacità intellettive e fisiche migliori in assoluto. In pratica, i "Validi": cioè coloro nati con sofisticate tecniche di programmazione genetica.

Jerome sta per realizzare il suo sogno di viaggiare nello spazio: una missione è in procinto di partire verso Titano, satellite di Saturno. E lui sarà del gruppo.

Ma Jerome ha un segreto: lui non è il vero Jerome, lui è Vincent Freeman, un "non valido", un "nato per fede", nato miope e con problemi al cuore e con "aspettativa di vita pari a 30,2 anni". E' diventato "pirata genetico" per realizzare il suo sogno di essere astronauta, assumendo l’identità del vero Jerome (Jude Law) e diventando capace di eludere i sofisticati controlli biometrici praticati all’interno di Gattaca.

L’omicidio del comandante della Missione verso Titano complicherà i piani di Vincent, che sarà aiutato da una compagna di corso "valida" (Uma Thurman), che prima conoscerà il gelido uomo-perfetto Vincent-Jerome e poi si innamorerà del ragazzo dolce e imperfetto quale è Vincent nella realtà.

Sconosciuta per lo più al grande pubblico, la pellicola,  primo lungometraggio del neozelandese Andrew Niccol, sceneggiatore di "The Truman’s Show" e autore del recente "S1m0ne", è senz’altro un lavoro originale e di qualità. Davvero interessante l’intuizione e lo stile di rappresentazione di una società modernissima e fredda, dominata da una "razza valida", concepita e programmata a tavolino con operazioni di manipolazione genetica, più intelligente, capace di vivere più a lungo, ma senza desideri. Che è contrapposta ad una razza "non valida", concepita in modo naturale, con tutte le sue imperfezioni ma con tutto il suo amore.

Centrate pure le scenografie (del polacco Slawomir Idziak), con interni freddi lisci e levigati dominati da luci blu ed esterni tendenti sempre al marrone. Come pure le acconciature anni ’40 e gli abiti classici un po’ retrò.

Il titolo "Gattaca" deriva dalla combinazione dei nomi delle principali sostanze che compongono il DNA: guanina, adenina, timina e citosina. Il continuo riferimento al DNA viene riproposto anche attraverso la scala a chiocciola dell’appartamento del vero Jerome, secondo il modello di Watson e Crick.

L’ottimo impianto narrativo di Niccol viene solo in parte disturbato da qualche "buco" di sceneggiatura.

Film da riscoprire e da rivedere.